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LA CARBOSSITERAPIA E I NUOVI UTILIZZI IN TRICOLOGIA

Il suo utilizzo a scopo terapeutico è sicuro e anallergico e garantisce risultati importanti nella cura di Telogen effluvium e alopecia areata.

La carbossiterapia è una tecnica che utilizza l’anidride carbonica a scopo terapeutico principalmente nell’ambito della Medicina Estetica non chirurgica e nella Tricologia. Il suo utilizzo a scopo terapeutico è sicuro e anallergico: per iniettarla vengono utilizzati aghi molto sottili, del diametro di 0,3 mm, collegati al tubicino di uno specifico macchinario. Inserendo il piccolissimo ago all’interno del derma e liberando anidride carbonica, si crea una sorta di enfisema superficiale che viene riassorbito quasi immediatamente. Il gas passa quindi attraverso il sangue e viene eliminato per via respiratoria. In questo breve passaggio attraverso il nostro corpo, l’anidride è in grado di agire a diversi livelli.

L’AZIONE DELLA CARBOSSITERAPIA
Una volta iniettato nel derma il biossido di carbonio, esercita:

un’azione sulla circolazione: questo gas è infatti in grado di procurare una vasodilatazione, aumentando la velocità e l’ossigenazione del flusso sanguigno e favorendo l’apertura dei capillari schiacciati dal grasso e dalla ritenzione idrica;

• un’azione sul grasso: in questo caso l’azione lipolitica dell’anidride carbonica è duplice, sia meccanica che chimica. Il gas agisce direttamente attraverso l’effetto meccanico prodotto dall’immissione del flusso gassoso. Dal punto di vista chimico, invece, l’iniezione di anidride è in grado di esercitare un effetto lipolitico indiretto, poichè aumentando la quantità di ossigeno a disposizione dei tessuti, riattiva il metabolismo cellulare.

• un’azione sulla cute: oltre a determinare un aumento del microcircolo e una migliore ossigenazione dei tessuti, l’iniezione di anidride carbonica agisce anche sui fibroblasti, le cellule responsabili della produzione di fibre elastiche, collagene e acido ialuronico. Come risultato, la pelle apparirà luminosa, tonica e compatta.

LE APPLICAZIONI DELLA CARBOSSITERAPIA
Nata in Francia per la cura delle arteriopatie, la Carbossiterapia ha visto progressivamente ampliarsi il suo raggio di azione, fino a essere utilizzata nel trattamento di numerosi disturbi. Impiegata principalmente come rimedio contro la cellulite, compresa quella in stato avanzato caratterizzata da edemi e noduli, la Carbossiterapia viene usata per intervenire con successo in caso di:

• cellulite;

• insufficienza venosa cronica;

• ulcere venose e arteriose;

• adiposità localizzate post-dimagrimento (braccia e cosce) e post-gravidanza (addome), smagliature e cicatrici chirurgiche;

• rilassamento del tessuto cutaneo (collo e décolleté);

• invecchiamento della pelle (rughe del viso);

• intervento chirurgico di lipoaspirazione e addominoplastica (migliora l’efficacia dell’operazione e accorcia i tempi di recupero);

• forme di caduta di capelli in particolar modo Telogen effluvium e alopecia areata.

LA CARBOSSITERAPIA IN TRICOLOGIA
In Tricologia, come detto, l’utilizzo  per adesso limitato alle due patologie precedentemente citate (Telogen effluvium e alopecia areata), ma si prevede che nel prossimo futuro l’utilizzo si estenderà, visti gli ottimi risultati che si stanno ottenendo. In particolare, nell’alopecia areata la Carbossiterapia, con una serie di trattamenti, riattiva il microcircolo ed è dimostrato che in molte situazioni si accompagna a una ricrescita del capello e a un aumento del suo  facilmente sopportabile dal paziente e consiste nel penetrare con un microago solo al centro della chiazza alopecica, quindi con una sola iniezione, insufflando anidride carbonica medicale ad alti flussi sull’intera chiazza con un movimento a ventaglio dell’ago stesso. Il trattamento della chiazza alopecica richiede circa dieci sedute, ma il numero può variare a seconda della risposta del paziente alla terapia.

Da sottolineare come la Carbossiterapia non presenti alcun rischio, sia una tecnica non invasiva e sicura e non possa assolutamente dar luogo a rischi di embolia. Deve comunque essere necessariamente ed esclusivamente effettuata da medici che utilizzano appositi macchinari autorizzati dal Ministero della Sanità, con aghi sterilizzati e monouso all’interno di strutture sanitarie.

Il dispositivo Carbo2® HP di DTA Medical  a tal proposito uno dei migliori sul mercato, l’unico medical device made in Italy dotato di cinque brevetti e alto flusso controllato, da poco uscito anche in versione trasportabile, ideale per il medico itinerante. Il trattamento con Carbossiterapia non trova controindicazioni con il contemporaneo utilizzo di lozioni o di altre terapie.

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L’ambulatorio Medico n. 58 – Settembre / Dicembre 2019